A Porgia - Antica Pietanza
San Nicola

 

SAN NICOLA - 6 DICEMBRE (2012)

Non mi soffermo sull'etimologia della parola che porta in sè il significato profondo.

Mi piace invece ricordare la fantasia che era presente nella mia infanzia e nelle generazioni che mi hanno preceduta, nel sopperire agli scarsi mezzi alimentari ed economici con piccoli gesti di solidarietà, specialmente in determinate circostanze, come appunto la festa di San Nicola.

Nei miei viaggi nel Nord Europa non ho scoperto nulla di nuovo nell'apprendere che San Nicola porta i regali; a Francavilla, nella mia infanzia, San Nicola portava "a porgìa". Mia nonna conosceva bene non solo la ricetta per preparare la sostanziosa zuppa, ma anche la didattica dell'educazione alla solidarieta che poi io, da insegnante nella scuola media, ho portato avanti con il mio impegno nell'Unicef.

Torniamo alla porgia e al suo rito.

La mattina del quattro dicembre, giorno di Santa Barbara, si metteva in ammollo del grano e del granturco.

L'indomani in una capiente "pignata" si mettevano a bollire al focolare i cereali dopo averli sciacquati ben bene; a metà cottura si aggiungeva il sale, dell'origano, aglio, olio, del sedano, qualche pomodorino di quelli che solitamente si tenevano appesi in soffitta.

Il brontolio e il bollire del grano e del granturco, che a vista d'occhio raddoppiavano il loro volume, mi facevano stare all'erta per quando era necessario aggiungere dell'acqua tenuta al caldo.

Seguivo con occhi attenti il movimento di nonna nel "sapuchiyara" (sobbalzare) il contenuto della pignata in modo che i cereali del fondo dessero posto a quelli di sopra. Il movimento, che partiva dal polso, era deciso e cadenzato.

Io, ammaliata, seguivo il tutto e aspettavo....

Il momento più bello non era soltanto quello di sedersi a tavola per mangiare la salutare e sostanziosa pietanza, quanto la sera, al buio, collocare sul davanzale della finestra o sulla soglia della porta un'abbondante scodella di porgìa per San Nicola, che di sicuro sarebbe passato a prendersela.

Mais

Io piccola mi prestavo al rito.

Accompagnavo nonna in questo gesto di generosità e di solidarietà.

In effetti, con la complicità del buio precoce, essendo dicembre, sarebbe passato qualcuno a prendere la porgia per portarsela a casa.

Per una sera, la cena sarebbe stata assicurata.

Tempi passati.....pudori diversi.

Preparazione della pietanza

Dopo aver lavato grano e granturco, lasciarli in ammollo per 24 ore.

Di poi risciacquare e bollire i cereali, possibilmente in un recipiente di coccio o di rame.

A metà cottura, insaporire con un rametto di sedano, aglio, olio, origano, sale quanto basta e qualche pomodorino.

Prof.ssa Ida De Caria

Pignata

 

 

 

 

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