Beato Giovanni Battista Scalabrini
Beato Giovanni Battista Scalabrini

Il beato Giovanni Battista Scalabrini, nacque a Como l’8 giugno 1839 fu consacrato vescovo di Piacenza nel 1876 ed è stato il fondatore delle due Congregazioni Scalabriniane.

"In Milano, parecchi anni or sono, fui spettatore di una scienza che mi lasciò nell’animo un’impressione di tristezza profonda. Di passaggio alla stazione vidi la vasta sala, i portici laterali e la piazza adiacente invasi da tre o quattro centinaia di individui poveramente vestiti, divisi in gruppi diversi. Sulle loro facce abbronzate dal sole, solcate dalle rughe precoci che suole imprimervi la privazione, traspariva il tumulto degli affetti che agitavano in quel momento il loro cuore. Erano vecchi curvati dall’età e dalle fatiche, uomini nel fiore della virilità, donne che si traevano dietro o portavano in collo i loro bambini, fanciulli e giovanette tutti affratellati da un solo pensiero, tutti indirizzati ad una meta comune. Erano emigranti".

È con queste parole che il il vescovo di Piacenza racconta il suo primo incontro con gli emigranti e le loro drammatiche condizioni di vita, un incontro casuale ma che ne segnerà tutta la sua esistenza.

La stazione a cui si fa riferimento è quella di Milano da dove nel 1890 un consistente numero di emigranti era in attesa del treno per Genova da dove poi si sarebbero imbarcati per le Americhe.

Cosi continua l’allora vescovo di Piacenza:

"Non senza lagrime, avevano essi detto addio al paesello natale, a cui li legavano tante dolci memorie; ma senza rimpianto si disponevano ad abbandonare la patria, poichè essi non la conoscevano che sotto due forme odiose, la leva e l’esattore, e perché pel diseredato la patria è la terra che gli dà il pane, e laggiù lontano lontano speravano di trovarlo il pane, meno scarso se non meno sudato".

Quell’incontro accese in lui il desiderio di occuparsi degli emigranti e di trovare risposte alle loro sofferenze. Sono stati tanti i suoi interventi:

Volle essere anche testimone diretto delle condizioni di vita dei nostri emigranti e all’età di 62 anni si recò, tra gli anni 1901 e 1904, in quei Paesi dove più alta era la concentrazione dei nostri concittadini emigrati, Stati Uniti, Brasile e Argentina.

"Se io guardo alle opere compiute in mezzo a non poche difficoltà, ho grande motivo di rallegrarmi nel Signore; ma se discendo col pensiero nel segreto del mio spirito, non trovo che materia di rammarico per tanto bene che non ho fatto o che non ho fatto bene. Di una cosa sola posso assicurarvi, Beatissimo Padre, ed è che in tutte le cose io non ho avuto mai altro di mira che la gloria di Dio e la salute delle anime affidatemi".

Così il Padre dei migranti, titolo con il quale Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 9 novembre del 1997, scriveva in una lettera del 1901 al Papa Leone XIII.

Troppo spesso dimentichiamo che l’Italia ha "esportato" in pochissimi anni oltre 27 milioni di nostri compatrioti nel mondo e le diffidenze nei loro confronti,le loro difficili condizioni di vita e le umiliazioni a cui sono stati costretti erano simili a quelli che oggi trovano gli immigrati da noi.

Il Padre dei Migranti morì il 01 giugno del 1905.

Emigranti

 

 

 

 

 

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