Le Regole della Congregazione del SS. Rosario
Fontana originariamente collocata nel chiostro dell'ex convento dei Domenicani

Regole della Congregazionedel SS. Rosario eretta dentro il venerabile convento de padri domenicani della terra
di Francavilla di Calabria Ultra

CAROLUS DEI GRATIA REX UTRIUSQUE SICILIAE ET JERUSALEM, HYSPANIARUM INFANS, DUX PARMAE ET PLACENTIS ET CASTRI AC MAGNUS PRINCEPS HEREDITARIUS ETRURIAE.

Universis et singulis praesentium seriae inspecturis tam praesentibus quam futuris cum nihil sit quod tam praeclaros et uberrimos fructus afferai, quae ipsa pietas, quae non solum eos qui ex divino favente Numine praediti sunt honestos, humilesque in Summo Artefice acceptos reddit. Veruni edam ipsorum animos et voluntates ad se allicit et ad sidera tollit et si optimum principem illa erga omnes ut doceat in Ecclesias precipue hospitalia aliasque miserabilium et pauperrimarum personarum congregationes ipsae exercere debet eundemque piis et justis supplicationibus annuere et favore prosequi et omni adminiculo protegere ut Catholici et pii et religiosi principis nomen merito in futurum sibi vindicet. Quadeve cum pro parte infrascriptorum suppresentium nobis presentata fecisset relatio de nostri ordine facta per nostrum reverendissimum cappellanum maiorem cuius tenor talis est S. R. M. per parte degli infrascritti supplicanti mi è stato presentato l'infrascritto memoriale con decretazione di mia commissione del tenore seguente V. S.
l'infrascritti crocesegnati fratelli della Congregazione del SS. Rosario eretta dentro il Venerabile convento delli Padri Domenicani di Francavilla in Calabria Ultra prostrati ai piedi di V. M. supplicando espongono come per meglio servire a Dio e la Gloriosa sua Madre sotto il titolo del SS. Rosario e guadagnare le tante indulgenze concesse dai Sommi Pontefici a Rosarianti hanno formato le rette regole ristrette in diciotto numeri che tendono alla mortificazione dei vizi ed alla buona disciplina cristiana, che però come umili e fedelissimi vassalli di V. S. R. M, La supplicano benignarsi concedere il beneplacito Reale Assenso e la paterna e sovrana protezione e lo riceveranno a grazia ut Deus.

Reverendus Regius Cappellanus maior videat et in scriptis referat Gaeta - Provisum per relationem Cameram S. Clarae Neapolis die 6 aprilis 1756.
Ili Marchio Danza.

Io Michele Solari priore di detta congregazione supplico come sopra
Io sotto priore Giuseppe Antonio Accetta cassiere fratello supplico come sopra,
io don Gregorio Bretti fratello sup/co come sopra,
io Giuseppe Sabatino sup/co come sopra,
io Francesco Bretti sup/co come sopra,
io Bruno Furlano fratello sup/co come sopra,
io mastro Domenico Bertuccio sup/co come sopra,
io maestro Giuseppe Simonetta, fratello sup/co come sopra,
io Domenico Servello sup/co come sopra,
io Giuseppe Quaranta sup/co come sopra,
io Pascale Sgotto sup/co come sopra,
io mastro Stefano Sgotto fratello sup/co come sopra,
io Giuseppe Raho fratello sup/co come sopra,
io Domenico Serrao fratello sup/co come sopra,
io Nicola De Caria fratello sup/co come sopra,
io Filippo Pignatelli fratello sup/co come sopra,
io Santo Drogo fratello sup/co come sopra,
io mastro Domenico Parisi fratello sup/co come sopra,
io Foca Aracri fratello sup/co come sopra,
io Vincenzo Serrao fratello sup/co come sopra,
io Bruno Aracri fratello sup/co come sopra,
io Domenico di Caria fratello sup/co come sopra,
io Diego li Monti sup/co come sopra,
io Nicola Mancari fratello sup/co come sopra,
io Rosario Salatino fratello supplico come sopra,
segno di croce di Nicola Accetta d'Antonio fratello supplica come sopra,
segno di croce di Bruno Rondinello fratello sup/ca come sopra
segno di croce di Giacinto Quaranta fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Giuseppe Quaranta fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Rondinelli fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Francesco De Caria, fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Nicola Rondinello fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Antonio Bertuccio fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Salatino fratello che supplica come sopra,
segno di croce di Bruno Giordano fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Nicola Bruzzi fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Rondinelli bianco fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Foca Farina fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Nicola Colicchio fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Luca Antonio Pallaria fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe lozzo fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Pietro Franco Bruno fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giacinto Giordano fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Foca Buccafurri fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Fiorenza fratello che supplica come sopra,
segno di croce di Domenico Gatto fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Antonio Cantasi balli fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Bonello, fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Barbina fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Filippo Fiorenza fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Francesco Ciliberto fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Foca Furiano fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giacinto Rondinelli fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Giovanni lacono fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Antonio Rondinelli colao fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Accetta fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Antonio Accetta seniore fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Michele Prestigiacomo, fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Francesco Ruperto fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Damiano Farina fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Foca Attisano spoti fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Bonello fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Paolo Lazzaro fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Francesco Cantasi fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Foca Farina fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Pietro Serrao fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Paolo Parisi fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giovanni Maiolo fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giovanni Giordano fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Ruperto fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Francesco Cataldo fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Pasceri fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Vito Parisi fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Francesco Crisenti fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di mastro Antonio Bruno fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Nicola Accetta d'Antonio fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Giuseppe Ciliberto fratello che sup/ca come sopra,
segno di croce di Domenico Ciliberto fratello che sup/ca come sopra.

Fateor ego infrascriptus publicus et regius notarius rescriptum memoriale subsriptum et cruce signatum esse manibus propriis a maiori parte confratorum congregatorum in congregatione santissimi Rosarii dictae terrae Francavillae et esse tales quales se ipsi faciunt in quorum fide, rogatus, ita est lacobus Micael Bilotta a Francavilla publicus notarius manu signove meis rogatus.

E con detto memoriale mi sono state presentate le infrascritte regole del tenore seguente

Regole della Congregazione del SS. Rosario eretta dentro il venerabile convento de padri domenicani della terra di Francavilla di Calabria Ultra:

I - La nostra congregazione sarà governata da un superiore col nome di Priore il quale debba essere uno dei fratelli eligendosi come di sotto, nella quale elezione avvertasi a gettare l'occhio sopra di uno soggetto che palesi umiltà e sia timorato di Dio, economico per il comune bene stabilire reggere e regolare gli affari della società.

II - L'elezione degli ufficiali si farà in ciascun anno con intervenire tutti gli ufficiali e fratelli e stare coli'ubbidienza del Superiore

III - Dopo fattasi l'elezione del superiore si divenghi all'elezione delli due assistenti d'ogni buona qualità forniti e questi abbiano da sedere uno alla destra e l'altro alla sinistra del Superiore allorché assisteranno in congregazione e da tutti li aggregati saranno ubbiditi e rispettati essendo capi ed amministratori di detta Congregazione.

IV - Nell'elezione da farsi non possano fare alcuna pratica ma si riguardi il solo onore di Dio e l'utile della Congregazione e si faccia nel seguente modo e cioè il Priore e li due assistenti che teminato il loro ufficio nomineranno tre fratelli uno per ciascheduno quali propor si debbano in Congregazione e chi avrà maggiori voti segreti resterà Priore e chi meno Primo Assistente e chi meno di questo Secondo Assistente ed occorrendo parità di voti, il più antico fratello delli due cui è nata la parita resterà eletto all'ufficio e l'istesso si pratica per il Tesoriere o sia Procuratore.

V - II superiore unitamente colli due assistenti nomineranno il Sagrestano e un Maestro di cerimonie, due cantori e segretario due infermieri un Maesto di Novizi, un Portinaio con legge inviolabile che prescelti non possano rinunciare gli uffici loro assegnali senza allegare la cagione che dovrà approvarsi dal
Priore ed Assistenti.

VI - Chiunque vorrà essere ammesso alla nostra Congregazione darà il Memoriale al Priore spiegando il suo desiderio il quale trovandolo mediante l'informo del Maestro de Novizi di buona vita, fama e costumi lo proponghi in congregazione e con maggioranza de voti segreti resti ammesso.

VII - Chiunque fratello non intervenirà per tre volte continue senza legittima causa o licenza del priore avvertito sia con umile e paterna ammonizione debbiasi riferire al superiore e se pertinace non si cogliesse in detta società per un mese sia cassato dal numero dei fratelli previa consulta del superiore e degli assistenti concorrendo similmente la maggior parte dei fratelli per voti segreti.

VIII - È in obbligo il fratello propriamente vivere, confessarsi e comunicarsi in tutte le prime domeniche dell'anno in tutte le feste del Signore, della Madonna e dei SS. Apostoli nel giorno della commemorazione dei morti in Congregazione applicando delle opere in suffragio de defunti Fratelli e Sorelle.

IX - Passando a miglior vita ciascun fratello sia tenuta tutta la Congregazione associare il cadavere e nel primo giorno di congregazione dopo la morte debba dirsi in suffragio del medesimo l'ufficio de morti con tutti i tre notturni o pure il rosario cantato e farsi applicare la messa cantata e chiunque mancherà dei fratelli senza giusta causa o licenza del Priore per tre volte continue si dalla comunione o da altro associamento debba praticarsi ciocché per la mancanza alla congregazione è prescritto.

X - Sia tenuto così il Priore come gli assistenti accettare la carica sotto pena di essere privato sia di voce attiva che passiva per tre anni, purché non assegnino giusta causa approvanda dalla Congregazione. Accettato l'ufficio di priore presieda, abbia cura particolare delle cose della Congregazione e con la voce e con le opere invigili all'osservanza delle regole con perfettissimo silenzio, niuno ardisca alzare la voce sotto pena d'essere privato di voce attiva e passiva per tre mesi ma occorrendosi dir cosa si alzi in piedi e precedente licenza del priore dirà ciò che l'occorre con voce modesta e composta indi si sieda al suo luogo.

XI - II segretario farà l'ufficio d'archivista conserverà le scritture che spettano alla Congregazione formerà un esatto inventario, compiuto il suo ufficio faccia la consegna al successore da cui esigerà la ricevuta ed in luogo di contravvenzione possa il Priore mortificarlo, registri l'elezioni dei fratelli, spedisca biglietti, noti i voti registri al libro i fratelli defunti, le conclusioni e tutto quello che sarà dal priore e dagli assistenti disposto a vantaggio della Congregazione. Ne sia permesso che sortisca fuori fratello alcuno se prima non sottoscriva ciocché si è determinato dalla Congregazione.

XII -  II Maestro di cerimonie accudisca alle bussole con inviolabile segretezza e leggerle dovrà in Congregazione in ogni domenica.

XIII - Li Sacrestani attendano a mantenere con polizia la Congregazione conserveranno i suppellettili e lecito loro non sia senza licenza del priore improntarle ad altri e del tutto ne faccia distinto inventario affinchè terminato l'ufficio si possono consegnare previo ricevo del successore.

XIV - Gli Infermieri avvisati saranno dal priore si porteranno a casa del fratello infermo e faranno uso di carità verso di quello (1).

XV - II padre spirituale della Congregazione prò tempore di detta Chiesa o altro sacerdote ad arbitrio della Congregazione che dovrà a tal carica eleggerlo con maggioranza dei voti segreti de Fratelli sarà amovibile ad nutum de medesimi, la sua incombenza sarà di avere il peso di promuovere il bene spirituale con spesse volte sermocinare alli fratelli celebrare la Santa Messa e fare ogni altro che la nuda e semplice spiritualità riguarda senza punto potersi ingerire nella temporalità della congregazione.

XVI - Che in ogni anno in perpetuo detta congregazione la mattina della domenica di Pasqua di Resurrezione o nelle feste di essa Pasqua oppure in altro giorno festivo usque ad Ascentionem in memoria del glorioso risorgimento di Nostro Signore Gesù Cristo, Gaudio della Gloriosa Vergine Maria facesse la Processione del Confronto con le statue di Cristo Risorto per tutti i luoghi soliti di detta terra con licenza e consenso solo dell'ordinario di detto luogo (2)

XVII - Volendo entrare in detta Congregazione qualche novello fratello non possa entrare se prima non sarà proposto dal priore ed assistenti a tutti i fratelli della Congregazione i quali previa informazione della vita e costumi di quello ed appurato essere degno debba ancora eleggersi per voti segreti in un cassettino con due tiratorelli in uno dei quali si debba scrivere nel frontespizio la particola SI e nell'altro la particela NO ed essendo la maggioranza dei voti del si, possa essere annotato nella tabella dei Novizi e poi elasso un anno dichiarato Fratello però dal giorno dell'entrata in detta Congregazione per il mantenimento dell' Altare utensili di esso ed altro che porterà di spesa debba corrispondere grana dodici l'anno col quale pagamento non possa nella sua morte altro pretendere fuorché l'associamento o sia Processione che devono fare tutti li fratelli vestiti coll'abito nell'esequie com'anche nel primo giorno di Congregazione la recita del primo solo notturno con le lodi dell'ufficio dei defunti o in vece di detto notturno e lodi una terza parte di Rosario cantato e quei fratelli quali infermi, quali impediti non saranno stati presenti a detta recita siano obbligati farla privatamente o in Chiesa o in casa e pregare per l'anima del defunto. Se per caso il defunto morisse nella contumacia di tre anni a pagare le dette grana dodici all'anno in tal caso detta Congregazione non sia tenuta ne a detto assodamento ne ad ufficio o Rosario anzi elasso detto triennio di contumacia possa detto fratello essere cassato ed amosso da detta Congregazione precedente però la maggioranza dei voti segreti dei fratelli alla quale cassazione però debba procedere speciale monizione a detto fratello acciò adempisse al suo dovere.

XVIII- Quei Fratelli che vorranno corrispondere grana venticinque l'anno a detta Congregazione in tal caso oltre di quanto espresso nella 9° regola in più avranno la celebrazione di Messe basse numero 60 a qual fine si debba costituire un Monte dell'entrata di detto denaro quale si debba tenere e custodire dal tesoriere di detta Congregazione con farsi un libro d'introito ed esito a parte di coloro che sono annotati in detto Monte. Di più nella di loro morte avranno un rotolo di cera lavorata da consumarsi nell'esequie che si celebreranno per l'anima di detto fratello. Però colui che vorrà entrare in detto Monte acciò non venisse a fallire il monte ma conservarsi in perpetuum debba essere tenuto a corrispondere rispetto alla sua età e salute che avrà nell'entrata vorrà fare quell'arbitrio si rimetterà alla savia considerazione degli uomini prudenti e timorati di Dio, parere del Priore prò tempore Assistenti e Tesoriero sempre togliendo da parte raccomandazioni rispetti umani ed altro fine men giusto che ripugnerà alla fraterna carità e sarà d'impedimento al divino servizio la quale corrisponzione però non possa eccedere la somma di ducati quattro. Ed avendo maturamente considerato il tenore delle preintese regole quali non contengono cosa che pregiudichi la Real Giurisdizione ne il Pubblico ma soltanto prescrivono il modo di riceversi o cassarsi i Fratelli di eleggere gli Ufficiali di detta congregazione, i suffragi che ciaschedun fratello deve godere ed altro che il buon governo di detta Congregazione riguarda onde precedente il parere del Regio Consigliere don Onofrio Scassa mio ordinario consultore son di voto che Vostra Maestà possa degnarsi accordare su dette regole il suo Regal Assenso, con farli spedire privilegio in forma regalis Camerae Santae Clarae colle segueti condizioni :

Primo che rispetto alle processioni possano quelle farsi precedenti le debite licenze dell'ordinario.

Secondo che in ogni esequie sia sempre salvo il diritto del parroco.

Terzo che nella reddizione dei conti di detta Congregazione si abbia da osservare il prescritto nel Cap. V e I seguenti del Concordato.

Quarto che a tenore del suo Reale Stabilimento fatto nel 1742 quei che devono essere eletti per Amministratori e Razionali di detta congregazione non siano debitori della medesima e che avendo altre volte amministrato le sue rendite e beni abbino dopo il rendimento dei conti ottenuta la debita liberatoria e che non siano i medesimi consanguinei ne affini degli amministratori precedenti sino al terzo grado inclusivo de jure civili (3).
E per ultimo che non si possa aggiungere o mancare cosa alcuna delle preintese regole senza il precedente Real permesso di V. M. e questo Neapoli a 16 maggio 1756. Di V. M. umile vassallo e capitano Nicolò di Rosa v. di Pozzuoli Onofrio Scassa, Don Carlo Albarelli quamquidem preinserta Relatione fuit nostram Realem Cameram S. Clarae interpositum decretum tenoris seguenti, Die 20 mensis maij 1756 Neapolis Realis Camera Santae Clarae providet decernit atque mandai, quod expediatur privilegium regis assensus in forma Realis Camerae S. Clarae servata forma repte relationis Danza, Fraggianni, Gaeta, Porcinari, Attanasius, illustris March. Castagnola aulae prefectus S. R. C. tempore subscriptionis impeditu. Supplicatur propterea prò parte supradictorum supplicantium quatenus praeinserta capitula confirmare, approbare, et convalidare necnon omnibus in illis contentis et praenarratis assentire et consentire benignus dignaremur; nos vero dictis petitionibus tam justis et piis libenter annuentes in iis et aliis quam plurimis longe maioribus exauditionis gratiam rationabiliter promerentur tenore igitur praesentium de certa nostra scientia deliberate et consulto ac in gratia speciali iamdicta preinserta capitula confirmamus, acceptamus, approbamus et convalidamus.

 
Nostroque munirne et praesidio roboramus ac omnibus eiusdem contentis et praenarratis quatenus opus est de novo assentimus et consentimus ex grada nostrumque super his Realem Asssum et Consensum interponimus et praestamus cum clausolis et limitationibus in dieta preinserta relatione contentis et servata forma illius. Volentes et decernentes expresse quod presenti nova concessio sit et esse debeat presenti congregationi eius officialibus seu gubernatoribus presentibus et futuris in eo modo premisso in perpetuum semper stabilis, valida fructuosa et firma nullumque in judiciis aut extra sentiat quovis modo diminutionis incomodum dubietatis obiectum aut noxe alterius detrimentum pertimescat sed in suo sempre robore et firmitate persistat. In quorum fide hoc praesentis privilegium fieri iussimus magno nostro negotiorum sigillo pendenti munitum. Datum Neapoli ex Reali Palatio die 30 mensis maij millesimo septigentesimo quinquagesimo sesto 1756

CAROLUS

V. M. concede il suo Reale Assenso alla preintesa capitolazione fatta per li fratelli della Congregazione del SS. Rosario eretta dentro il Venerabile convento dei padri domenicani della terra di Francavilla di Calabria Ultra lo buon regolamento e governo d'essa Congregazione con inserzione della relazione del V. Reverendo Cappellano maggiore e servata la forma di quella. In forma Realis Camerae S. Clarae.

NOTE

 1 Infermiere va inteso non nel senso moderno del termine ma come persona che portava sollievo ai confratelli degenti.In passato a Francavilla ci fu una struttura di ricovero per bisognosi ed ammalati. Dalla relazione fatta da D. De Marinis in occasione del terremoto del 1659 risulta che in quell'anno a Francavilla crollò pure un Ospedale.Tali strutture solitamente erano annesse alle chiese o ai monasteri. L 'elargizione dell'assistenza ai bisognosi rispondeva ad un obbligo evangelico per cui furono i religiosi ad attuarla. Del citato Ospedale non possediamo ulteriori notizie. Quale dei tre ordini religiosi presenti a Francavilla lo gestì? Nel 1671, come si evince da un atto del notaio Giuseppe Costa il sig.Girolamo Aracri assegno' alla nuova chiesa delle Grazie "una cammerozza" contigua al luogo pio "per comodo de' viandanti et hospedale". Anche nella vicina Castelmonardo fu presente una struttura simile intitolata a San Giovanni Battista come risulta da un atto del 1635 del notaio Marcantonio Malfitani in A.S.LT. Sull'argomento cfr.F.Accetta Assistenza ospedaliera in Calabria: L'ospedale di Santo Spirito in Monteleone, in Chiesa e società nel mezzogiorno Studi in onore di M.Mariotti, Soveria 1999 pp. 647-664. C'è d'aggiungere anche che nel XVI sec. nei centri rurali prima che i dottori fisici iniziassero ad esercitare la medicina le pratiche terapeutiche erano condotte dai monaci.

 2 La "cumprunta" suggestiva processione pasquale richiamava anticamente a Francavilla curiosi e devoti dei paesi limitrofi. La Madonna del Rosario vestita a lutto viene nascosta nel rione "magara", qui per tre volte viene raggiunta di corsa dalla statua di San Giovanni apostolo proveniente dal Sepolcro. All'ultima tornata il giovane discepolo avvisa la Vergine della Resurrezione del Figlio. All'incontro delle statue in piazza Solari (anticamente dell'Annunciata) il manto nero di Maria cade al suolo e mentre le campane (e dal dopoguerra anche la sirena del municipio) suonano a festa, il parroco con grande devozione incensa prima il Risorto quindi la Madre ed infine il discepolo Giovanni.

 3 Lo spirito di questa condizione era quello di evitare gestioni speculative di natura privatistica e conflitti d'interesse.

Grazie a Lorenzo Malta per avermi fornito la documentazione.

Per saperne i più:

Lorenzo Malta: "Chiese, conventi e confraternite a Francavilla Angitola nell'età moderna" Ursini Edizioni

 

Chsa S.S. Rosario - Altare Centrale

 

 

 

 

Chiesa S.S. Rosario - La Speranza

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