Pino Pungitore Ch - il Fotografo
Gruppo emigrati

Quella di Pino Pungitore fu Francesco, anche se è più conosciuto con la sigla CH, è la storia tipica di un ragazzo di Calabria che, per poter aiutare la sua famiglia a vivere dignitosamente e per costruirsi un futuro, è stato costretto ad emigrare e lasciare cosi alle sue spalle non solo i suoi affetti e i suoi amici più cari ma anche i luoghi nei quali ha vissuto la sua infanzia e la sua adolescenza a cui sono legati i suoi ricordi forse più belli.

Come lui anche molti altri giovani allora sono stati costretti ad abbandonare Francavilla Angitola. Quando fu maturata questa scelta insieme alla sua famiglia lui era molto giovane per non dire ancora bambino, infatti il suo primo viaggio per recarsi a Milano risale al 1958 a soli quindici anni.

E’ nella Lombardia che insieme con altri paesani tra cui il padre Francesco, mio padre Ezio ed altri come il cugino Vincenzo De Caria ecc. ecc. comincia la sua lunga avventura fuori casa e la sua esperienza lavorativa.

Con le stesse persone oltre che a Milano è stato anche a Lecco, a Como ed in altre località della Lombardia. E’ in questo periodo che scopre, forse per caso, la sua passione per la fotografia.

Emigrati francavillesi

Fotografia a cui si era avvicinato più per la necessità di fare alcuni scatti, con una macchinetta Ferraia come lui sottolinea, agli amici che con lui condividevano la lontananza da casa per poter inviare delle foto alle famiglie per rassicurarle sulla loro salute. Essendoci nel gruppo degli emigrati a Milano, così come già detto, mio padre ho la fortuna di avere alcune di quelle foto che è possibile vedere nel testo.

Con la maggiore età puntualmente è arrivata la cartolina rosa con la quale la Patria lo chiama a servirla ed è così che si è ritrovato prima a fare il C.A.R. a Pesaro e poi a Udine per il resto della ferma.

Nel ‘66 Pino riprende la valigia e questa volta la meta non è più il nord Italia ma la Svizzera e precisamente Zurigo.

Sono stati duri i suoi primi anni a Zurigo, senza la conoscenza della lingua e senza nessun punto di riferimento e in un periodo in cui, a differenza di oggi, gli italiani non erano molto graditi da quelle parti. Dopo una prima fase di ambientamento e dopo aver trovato una sistemazione adeguata ecco che la sua passione per la fotografia ritorna a riemergere con grande forza.

Comincia così per lui un periodo di sperimentazione e di studio che gli consentiranno di avere una esperienza e delle conoscenze molto consolidate. L’acquisto della sua prima macchina fotografica reflex risale all’ormai lontano 1968, anno questo nel mondo di grandi passioni, risveglio culturale e cambiamenti sociali, è una Nikon Fm, per poi passare sempre ad una Nikon Fg, per terminare da nikoniano convinto con la Nikon F3 che ha mantenuto dal 1980 ai nostri giorni. Ha anche sperimentato la fotografia con il medio formato con una Zenza Bronica ed infine, da vero appassionato e grande amatore, nel 1984 si regalò quello che per molti fotografi fu un sogno: una macchina fotografica Leica.

Pino Pungitore CH con altri emigrati

E’ inutile sottolineare che il suo corredo fotografico era completo di obiettivi di diversa focale: dal classico occhio di pesce al teleobiettivo più spinto, dal flash professionale ai filtri più particolari.

Pino Pungitore CH con la sua passione per la fotografia e per l’amore che ha sempre avuto per Francavilla Angitola, dove nel ‘94 dopo tanti anni di lontananza è tornato a vivere stabilmente con la sua famiglia, con le sue fotografie con le quali ha congelato e immortalato quasi tutti i momenti della vita quotidiana che vanno dai lavori nei campi, ai mestieri, alle tradizioni, alle ricorrenze civili e religiose e perfino all’assetto urbanistico del territorio, lo possiamo considerare come uno storico che al posto delle parole ha usato e continua ad usare, anche se oggi in digitale, le immagini per raccontare il quotidiano svolgersi della vita a Francavilla Angitola.

Contadini nell'aia

 

 

Le Foto

 

 

Processione

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